La “rivoluzione sostenibile” del fashion: pelli esotiche messe al bando. Anche Visone sulla strada della green policy.
BORSE DI PELLE: STOP ALLE PELLI ESOTICHE.
Svolta epocale nel mondo della moda: cresce sempre più il numero dei brand che rinunciano all’utilizzo delle pelli esotiche, rivelando una forte sensibilità verso il tema della sostenibilità.
Per molti anni, infatti, le pelli di coccodrillo, serpente e lucertola sono state considerate simbolo di qualità e raffinatezza dall’industria del fashion e hanno giocato un ruolo estremamente centrale nella produzione di borse, calzature e piccola pelletteria, garantendo la crescita esponenziale del business di molteplici marchi di rilievo. Attualmente però stiamo vivendo un vero e proprio cambio di rotta. Già da tempo, infatti, maison quali Gucci, Armani e Versace avevano intrapreso una strada ecosostenibile mettendo al bando dalla loro produzione l’utilizzo delle pellicce. La forte sensibilità verso il rispetto dell’ambiente radicata nell’industria della moda ha fatto sì che la stessa strada green fosse intrapresa anche nella produzione di accessori in pelle di famose fashion house come Chanel che ha annunciato di essere pronta a rinunciare all’eleganza e alla qualità delle pelli esotiche.
Ma come nasce questo approccio green nel mondo della moda?
MODA E SOSTENIBILITÀ: IL CONNUBIO VINCENTE.
L’industria del fashion, una delle principali fonti di ricchezza dei paesi del mondo occidentale, inevitabilmente può giocare un ruolo non secondario sull’impatto ambientale, in primis per i materiali utilizzati e le tecnologie di lavorazione di questi ultimi.
Viviamo un’epoca in cui l’opinione pubblica prendesempre più coscienza degli effetti dell’industria sull’ambiente e si batte contro la predominanza della visione consumistica. Tale fenomeno ha come conseguenza la nascita di nuove filosofie che pongono al proprio centro l’importanza dei beni comuni e della natura in quanto tale e il mondo della moda non può mostrarsi indifferente. Moda e sostenibilità danno vita oggi a un connubio vincente: l’utilizzo di materiali innovativi non nocivi, il controllo dei fornitori, l’introduzione di tecniche di riciclo e di nuove tecnologie di produzione sono ormai al centro dei progetti dei più grandi players. Questi ultimi mostrano un’attenzione all’ambiente in continua crescita introducendo vere e proprie green policy nell’intera filiera di produzione che va dalla fase di ideazione del prodotto a quella della produzione, fino a giungere alla fase del packaging.
BORSE DI PELLE: LA GREEN POLICY DI VISONE.
Fin dalla sua nascita il brand Visone ha cavalcato l’onda ecosostenibile: ogni borsa viene pensata e realizzata in ottica ecologica. Lo stilista Francesco Visone, attivamente impegnato nel sociale, pone al centro dell’intera catena di produzione il rispetto per la natura ricercando continuamente nuovi materiali e tecnologie che riducono l’impatto ambientale.
Il primo passo svolto all’interno della propria azienda consiste nella formazione, sensibilizzazione e coinvolgimento dei propri collaboratori sul tema della sostenibilità e sul legame esistente col mondo della moda: sono informati continuamente sugli studi e sui progressi fatti in questo settore così da poter applicare ogni nuova tecnica a 360°.
Sulla scia degli altri brand del mondo del fashion, anche Visone si schiera contro l’utilizzo di pelli esotiche nella produzione delle proprie borse, abbracciando tecniche innovative che garantiscono il medesimo risultato in termini di raffinatezza e qualità ma in un’ottica ecosostenibile. Tali tecniche contraddistinguono la linea di borse in stampa cocco della nuova collezione SS19: come lascia intuire il nome stesso, si tratta di borse realizzate con pelli che, pressate con uno specifico macchinario, richiamano l’elegante trama della pelle di coccodrillo.
L’ambiente è un bene vitale per tutti quanti noi e in quanto tale va preservato gelosamente, sempre.