Pelle, ecopelle e similpelle: tutti i segreti da conoscere per distinguerle quando acquistiamo una borsa
1. LA PELLE DELLE BORSE: I SEGRETI DELLA LAVORAZIONE.
Quante volte toccando una borsa di pelle ci siamo chieste quali fossero i segreti della loro lavorazione? Bene, è giunto il momento di conoscere tutte le risposte.
Come lascia intendere il termine stesso, la pelle utilizzata per la produzione di borse deriva dalla lavorazione delle pelli animali. Generalmente gli animali di cui viene utilizzata la pelle sono allevati: si pensi alle mucche, ai vitelli o ai maiali.
Ma perché utilizzare le pelli animali nella realizzazione delle borse? Bene, esse garantiscono la produzione di accessori non soltanto piacevoli alla vista e al tatto, ma anche di altissima qualità dal momento che sono estremamente resistenti e versatili nella lavorazione.
La lavorazione della pelle inizia con la fase della scuoiatura attraverso la quale si ottiene la cosiddetta pelle grezza, ovvero quella che ha attaccato ancora il pelo. Successivamente la pelle viene salata e lasciata essiccare in modo da evitare la contaminazione da parte dei batteri per poi essere conservata in appositi frigoriferi.La fase di lavorazione successiva consiste nella conciatura, un processo attraverso cui la pelle viene trattata con specifici prodotti che ne impediscono la putrefazione e permettono di mantenere inalterata la struttura delle fibre naturali conferendo ad esse elasticità, impermeabilità, morbidezza e resistenza. La pelle a questo punto si sarà trasformata in cuoio. Dunque, è interessante scoprire come in realtà non esiste una differenza tra i termini “pelle” e “cuoio”: essi sono semplicemente sinonimi che indicano il materiale ottenuto dal processo di concia di spoglie animali.
PELLE, ECOPELLE E SIMILPELLE: LE DIFFERENZE CHE DEVI CONOSCERE
Siamo davvero sicure che esista una differenza tra la pelle e l’ecopelle? Ebbene non è così e affermare che l’ecopelle sia finta pelle di derivazione non animale è un errore. L’ecopelle è una pelle di origine animale lavorata con tecniche e prodotti a basso impatto ambientale – secondo la norma UNI 1127:2011 – che garantiscono comunque un’alta qualità del prodotto risultante. Infatti, come indica il termine stesso “eco” sta come abbreviazione di “ecologico. Essa non va confusa con la similpelle. Spesso si tende a considerare i termini ecopelle e similpelle come sinonimi, ma ciò è un errore dal momento la similpelle è un materiale di origine artificiale che si può ottenere o attraverso un processo di sintesi o attraverso la lavorazione di una fibra sintetica sulla quale viene cosparso un film di materiale plastico che viene trattato in modo da simulare la trama della pelle.
LA VERA PELLE: COME RICONOSCERLA?
Come riconoscere la vera pelle? Può sembrare una domanda a cui dare una risposta è estremamente difficile. In realtà è molto semplice se conosciamo alcuni piccoli segreti.
Innanzitutto la vera pelle si riconosce dall’odore: quest’ultimo è naturale e molto lontano dal tipico odore degli agenti chimici. Ma non solo! Il suo spessore è ampio e la sua superficie non è uniforme, bensì presenta delle irregolarità e imperfezioni tipiche della pelle animale, fatta di segni, rughe e grinze. La vera pelle risulta più soffice al tatto e, proprio come la cute, si sgualcisce al tocco a differenza della pelle sintetica che seppur sotto la pressione del tatto tende a mantenere la propria forma oltre che ad essere rigida. Inoltre, la vera pelle possiede un’elasticità unica e cambia colore nel momento in cui si increspa.
Un piccolo consiglio per evitare un errore molto comune: le pelli vere possono essere tinte, dunque non cadete nell’inganno che le pelli colorate non siano vere.